Le regole base da affrontare in caso di ripristino di intonaco di facciate ammalorate

Con i recenti incentivi fiscali, grazie al decreto legge n. 83/2012 si stabilisce che vengano portati in detrazione il 50% delle spese sostenute di ristrutturazione (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2018, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Per questo negli ultimi anni parecchi condomini o unità abitative indipendenti hanno deciso di rifarsi il look e noi tecnici abbiamo dovuto affrontare una serie di casistiche nuove per proporre un sistema valido in grado di garantire la giusta adesione ai vari supporti ed eliminare le cavillature micro e macro che si presentavano nelle facciate ammalorate.

Nella 90% dei casi in cui sono intervenuto si trattava di condomini e abitazioni degli anni ‘70 e ‘80 realizzati nelle nostre zone con una finitura denominata in gergo “plastico o graffiato”; tale finitura ha il difetto di avere una scarsa traspirabilità ma un’ottima impermeabilità e questo ha permesso di proteggere l’intonaco di sottofondo che, nella maggior parte dei casi, si è sempre presentato solido e ben adeso, al di fuori che in alcune zone, ad esempio a ridosso dei pluviali, dove la forte presenza d’acqua ne ha minato la resistenza per cui presentava rigonfiamenti.

La volontà delle progettazioni, con le quali mi sono confrontato per tutti i lavori dove sono stato chiamato in causa, era quella di rimuovere radicalmente, oltre al plastico, anche il vecchio intonaco esistente. Fin dal primo sopralluogo in cantiere, con fermezza, ho sempre consigliato a tutti che con il nostro CICLO GARANTITO SISTEMA 17 FERRISOLUTION Ripristino facciate ammalorate è possibile mantenere sia il plastico o la finitura esistente sia ovviamente il vecchio intonaco se ben adeso al supporto per una serie di semplici motivi:

riduzione dei costi del cantiere;
meno disagi per i condomini / abitanti in quanto la polvere ed i rumori della demolizione sono mal sopportati;
evitare danni strutturali alle murature durante la demolizione (molto spesso il forato esterno negli immobili degli anni ‘70/’80 ha uno spessore 12 cm, quindi murature di per sè già molto fragili);
lavorazioni di maggior valore in quanto si va ad aggiungere una rasatura armata ed una finitura tipo rivestimento già colorato;
eventuale possibilità di coprire le lavorazioni con una polizza assicurativa non ipotizzabile con il rifacimento del solo intonaco, con finitura al civile più o meno prestazionale, ed un tinteggio tradizionale;
se fosse questa la strada che si sceglie di percorrere bisogna tutti essere consapevoli che i movimenti strutturali, tipo giunzione tra tamponamento e cemento armato, se non trattati correttamente potrebbero far risorgere le stesse cavillature che si evidenziavano nel vecchio intonaco con finitura plastica, anche in maniera più rapida e peggiorativa rispetto a prima in quanto il vecchio plastico ha caratteristiche di tenuta allo strappo ben maggiori rispetto al nuovo intonaco civile che si andrebbe a posare.

Dopo tutte queste valutazioni siamo in grado di realizzare prove in cantiere per confermare che la scelta della rasatura armata con il nostro rasante tecnico fibrorinforzato, altamente performante FP98 Technic, è in grado di essere garantita secondo il ciclo FERRISOLUTION: tali prove consistono nella SAPONIFICAZIONE per assicurarsi della compatibilità chimica del rasante FP98 con vecchio supporto e della PROVA DI STRAPPO per verificare direttamente in loco quella che sarà la reale adesione del rasante al vecchio supporto.

SE VUOI CONOSCERE E APPROFONDIRE MEGLIO I COSTI DELL’INTERVENTO E, TECNICAMENTE LE FASI DEL CICLO, LASCIAMI IL TUO CONTATTO: TI SAPRO’ DARE TUTTE LE INDICAZIONI POSSIBILI SUPPORTATE ANCHE DAI VIDEO E DALLE FOTO DELLE IMPORTANTI REFERENZE CHE PUOI TROVARE ALL’INTERNO DEL MIO SITO